Per il monitoraggio di Exchange Server, Sentinet3 si avvale della tecnologia nativa WMI (Windows Management Infrastructure), sviluppata da casa Microsoft per la gestione remota di dati e applicazioni in ambiente Enterprise
Una serie di plugin specializzati,
immersi in un’infrastruttura modulare espandibile e integrata, consentono di tenere sotto controllo i parametri essenziali di un server Exchange, ad un livello di dettaglio definibile
dall’utente, che va dal macroscopico (dimensione delle code messaggi, carico del server) al microscopico (dati specifici sui singoli protocolli di trasporto, ad esempio).
In particolare, avvalendosi della tecnologia WMI, Sentinet3è in grado di monitorare:
La dimensione di tutte le code messaggi gestiti dall’Hub Transport:
- invio
- inoltro
- ricezione
- retry
Il carico dei server Mailbox:
- messaggi inoltrati, inviati, ricevuti per secondo
- interrogazioni LDAP
- registrazioni log JET
- page faults database
L'eventuale congestione dei meccanismi RPC, essenziali per il funzionamento dell’infrastruttura:
- richieste RPC al secondo
- latenza media.
Di ciascun parametro, Sentinet3 fornisce, a richiesta dell’utente, viste puntuali, aggregate, in media e di tipo rate (unità per secondo).
Ad un livello di dettaglio più raffinato, altri plugin, altamente specializzati, hanno il compito di fornire informazioni estremamente minuziose sui protocolli e le interfacce di comunicazione. Sentinet3, in particolare, tiene sotto controllo i client principali di Exchange Server, quali:
ActiveSync
- tempo medio ping
- tempo medio richiesta
OWA
- utenti connessi
- picco utenti
- ricerche, ricerche eseguite, ricerche scadute
- richieste, richieste fallite, richieste per secondo
- tempo medio ricerca, tempo medio risposta
POP3 e IMAP
Per quanto riguarda POP3 e IMAP, i plugin a corredo consentono di monitorare ogni singolo token del protocollo, fornendo il rate di comandi andati a buon fine, di comandi falliti, ed il totale, oltre a parametri generali quali il tempo medio di processamento, le connessioni correnti, fallite, attive ed attive con SSL.
In tal modo si ha a propria disposizione un quadro estremamente dettagliato del dialogo client-server anche in presenza di situazioni di carico notevoli.